Addio all’attore celebre per Beverly Hills 90210, Nicholas Pryor. Una carriera di oltre 60 anni tra cinema e televisione.
Nicholas Pryor, attore di lungo corso, noto soprattutto per i suoi ruoli in film iconici e serie televisive di successo, è scomparso all’età di 89 anni. Nato a Baltimora nel 1935, Pryor ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello spettacolo con una carriera che ha attraversato sei decenni, dal teatro a Broadway fino al grande e piccolo schermo. Tra i suoi ruoli più celebri spiccano quello del cancelliere Milton Arnold in Beverly Hills 90210 e del padre di Tom Cruise nel film cult Risky Business del 1983.
Il successo in Beverly Hills 90210
Nicholas Pryor divenne particolarmente famoso per il suo ruolo nella serie TV Beverly Hills 90210, dove interpretava Milton Arnold, il severo ma comprensivo rettore della California University. Il suo personaggio era noto per la complessa relazione con la figlia Claire, uno degli intrecci principali della serie. Grazie a questo ruolo, Pryor conquistò una nuova generazione di spettatori negli anni ’90.
Tuttavia, il ruolo che lo rese celebre a livello internazionale fu quello di Richard, il padre del protagonista Joel Goodson, interpretato da Tom Cruise, in Risky Business. In questo film iconico degli anni ’80, Pryor rappresentava un genitore rigido e severo, incastrato in un conflitto generazionale tipico di quell’epoca. La sua interpretazione contribuì a creare una rappresentazione satirica e ironica del rapporto tra genitori e figli.
Una carriera lunga e variegata
Nel corso della sua lunga carriera, Pryor non si limitò solo a ruoli cinematografici di alto profilo. Partecipò a numerose serie televisive, tra cui il celebre soap opera General Hospital, dove interpretò Victor Collins. Gli amanti del genere ricordano con affetto il suo contributo alla serie e il suo carisma sul set. Oltre alla televisione, Pryor dimostrò una straordinaria versatilità al cinema, recitando in film come Damien: Omen II (1978), Pacific Heights (1990) e Collateral Damage (2002).
Nonostante i suoi successi, chi lo conosceva lo descriveva come una persona umile e generosa. Amato dai colleghi e considerato un mentore, Pryor ha lasciato un vuoto incolmabile sia tra i professionisti del settore che tra il pubblico che lo seguiva da decenni.